IL SITO IRANIANO DI NAQSH-E ROSTAM

Naqsh-e Rostam, è un sito archeologico situato a circa 12 Km a nord-ovest di Persepoli, nella provincia di Fars, in Iran.
È considerato il sito archeologico più importante e spettacolare dell’antica dinastia degli Achemenidi.
Costituito da colossali tombe scavate nella roccia, gli antichi costruttori per lavorare ed intagliare la pietra della montagna, si avvalsero probabilmente di tecniche simili a quelle che furono adoperate per la realizzazione di Petra, il meraviglioso monumento situato in Giordania.
Queste tombe sono conosciute anche come le “quattro croci Persiane” per via delle particolari forme che ricoprono le facciate.
Quattro sono infatti le tombe appartenenti ai Re Persiani della gloriosa dinastia degli Achemenidi, e si ritiene siano quelle di: Dario I (522-486 a.C.) Serse I (486-465 a.C.), Artaserse I (465-424 a.C.), e Dario II (423-404 a.C.).
Le tombe si ritiene siano state saccheggiate dal grande Alessandro Magno, in seguito alla conquista dell’impero Achemenide.
L’archeologia tradizionale attribuisce la realizzazione di Naqsh-e Rostam, alla dinastia degli Achemenidi appunto, ma anche qui, come nel caso di moltissime altre costruzioni del mondo antico, le fonti purtroppo scarseggiano, e l’archeologia tradizionale preferisce in questi casi rifugiarsi nella più sfrenata “ortodossia” cercando di dare spiegazioni razionali, a ciò che razionale non è.

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